Notizie

In questa sezione vi teniamo aggiornati sulle novità di MaIA SRL Unipersonale.

Come migliora l'olio d'oliva processato con il Protoreattore

3/03/2023

LI risultati del progetto Extraoil – condotto in Spagna dal centro tecnologico di ricerca Fundacion Tecnova insieme all’associazione di produttori Asaja Almeria – confermano come il Protoreattore Pieralisi garantisca un extravergine di qualità superiore, in presenza di una riduzione di consumi e di tempo.
Il Protoreattore Pieralisi, come noto, è l’innovativa macchina che rappresenta un unicum nella gramolatura: tramite un’azione meccanica e termica che si concentra in appena 70 secondi favorisce il processo di lacerazione dei frammenti di polpa di olive e la coalescenza. Lo studio, sviluppato nell’azienda agricola Oro del Desierto, situata nella suggestiva provincia spagnola di Almeria, ha permesso di valutare i parametri di processo del Protoreattore, confrontando i risultati in due campagne di produzione complete, così da verificare se, rispetto alle precedenti campagne, vi siano stati miglioramenti nel livello di produzione, nella qualità o sui risparmi dei costi.
“Il Protoreattore – si evidenzia dalla ricerca – sostituisce la gramola tradizionale, riducendo i tempi di questa fase, lavora ad alta pressione diminuendo il contatto con l’ossigeno. In queste condizioni si osserva una minore degradazione dei composti che formano l’olio di oliva, ottenendo come prodotto finale un olio extra vergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli”. Il modello di Protoreattore utilizzato per l’occasione era integrato da uno scambiatore di calore che ha consentito di raffreddare o riscaldare la pasta a seconda delle esigenze. In considerazione delle caratteristiche della macchina, lo studio ha preso in esame i seguenti obiettivi: miglioramento della qualità del prodotto ottenuto, risparmi idrici, elettrici, perdite di olio.
I risultati ottenuti al termine delle due campagne sono stati i seguenti:
– l’uso del Protoreattore ha permesso di ottenere un miglioramento del processo sia dal punto di vista energetico che temporale, riducendo i costi;
– i valori di resa sono risultati più alti, con una minore perdita di contenuto di grassi;
– si osservano miglioramenti nella qualità dell’olio d’oliva ottenuto in termini di contenuto di polifenoli, pari ad un 8,5% in più, rendendolo così più sano e più ricco di antiossidanti;
– su acidità e perossidi non vi sono differenze rispetto al sistema di gramolatura tradizionale, così come nel contenuto di acido oleico.
Lo studio ha evidenziato inoltre come il Protoreattore Pieralisi possa essere adattato in qualsiasi oleificio già in funzione, senza la necessità di modificare significativamente le strutture esistenti e a un costo relativamente basso, ammortizzabile nell’arco di una o al massimo tre campagne olivicole, in base alle dimensioni del frantoio.

 

fonte: l'Olivo NEWS

 

Revisione estrattore centrifugo

16/01/2023

Prontissimi per iniziare la settimana: oggi siamo stati presso un nostro cliente in Liguria per la revisione di un estrattore centrifugo.

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Messa a riposo impianto

16/01/2023

La scorsa settimana siamo stati impegnati in Francia per la messa a riposo di due impianti, a fine campagna, e lo smontaggio del motore di un frangitore.

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Ammodernamento dei frantoi. La bozza del Decreto

11/01/2023

 

L’Olivo News è in grado di anticipare la bozza del Decreto del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare sul regime di aiuto a favore della ristrutturazione dei frantoi (100 milioni di euro le risorse previste) che oggi sarà discussa nella Conferenza delle Regioni (Commissione politiche agricole). Ecco i punti salienti.
BENEFICIARI – Il sostegno è rivolto alle aziende agricole e alle imprese agroindustriali, titolari di frantoi oleari, che effettuano l’estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), secondo le disposizioni di cui ai decreti del Ministero n. 8077/2009 e n. 16059/2013, che hanno compilato il registro telematico di carico/scarico olio.
RIPARTIZIONE DEI FONDI – Andando in ordine decrescente, così saranno ripartiti i 100 milioni di euro tra le Regioni: Puglia 27.4 milioni, Calabria 16.5, Sicilia 12.6, Toscana 8.3, Campania 6.4, Lazio 5.8, Abruzzo 5.1, Umbria 3.7, Sardegna 2.8, Marche 2.4, Basilicata 2.3. Liguria 2.1, Molise 1.6. Sotto il milione di euro Veneto (915 mila), Emilia-Romagna (657 mila), Lombardia (428 mila), Friuli-Venezia Giulia (176 mila) e Provincia di Trento (112 mila). Non sono previsti fondi per Piemonte e Valle d’Aosta.
CONTRIBUTO – Il sostegno pubblico è concesso nella forma di contributo in conto capitale. L’aliquota di contributo applicabile, che sarà definita dalle Regioni e dalla Provincia autonoma di Trento, non potrà superare il 50% dell’importo dei costi di investimento ammissibili nelle Regioni meno sviluppate e il 40 % nelle altre Regioni. Sarà possibile l’erogazione di una anticipazione finanziaria pari al 30% della spesa ammissibile, sulla base di apposita richiesta del beneficiario corredata da idonea garanzia fidejussoria.
TIPOLOGIA DI MACCHINARI AMMESSI A FINANZIAMENTO – I progetti riguardano esclusivamente investimenti finalizzati alla sostituzione e all’ammodernamento degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a “2 o 3 fasi”. Di seguito l’elenco delle operazioni ammissibili per il finanziamento:
– sostituzione di frangitori a martelli, con frangitori a dischi e a coltelli, denocciolatori e frangitori che operano una frangitura “differenziata” sulle parti costitutive del frutto, inclusa la sostituzione di gramolatrici tradizionali e silos;
–  sostituzione/aggiornamento tecnologico di silos tradizionali con sistemi di stoccaggio degli oli in atmosfera controllata mediante gas inerti;
– sostituzione di decanter senza separatore verticale con decanter accoppiato al separatore verticale (incluso il separatore verticale);
– sostituzione di sistemi di filtrazione con sistemi di filtrazione più efficienti, ovvero con sistemi che, a parità di condizioni di prodotto iniziale e finale, necessitano di minore quantità di materiale filtrante;
– sostituzione di gramolatrici tradizionali con gramolatrici continue/confinate o gramolatrici operanti in alto vuoto;
– sostituzione di centrali termiche di frantoi alimentate con combustibili da fonti energetiche non rinnovabili con centrali termiche alimentate a nocciolino di sansa, destinate esclusivamente all’impianto oggetto di ammodernamento tecnologico;
– sostituzione di impianti di estrazione a tre fasi con nuovi impianti a due fasi o in alternativa con impianti a tre fasi a bassa diluizione;
– acquisto di tecnologie ad ultrasuoni per il trattamento delle paste di olive e di tecnologie P.E.F (Pulsed Electric Field) per il trattamento delle paste di olive;
– acquisto di scambiatori di calore ad alta efficienza energetica per lo scambio termico per il termocondizionamento rapido della pasta di olive in post-frangitura;
– acquisto di sistemi per la valorizzazione dei prodotti secondari mediante produzione di integratori alimentari (per l’alimentazione umana o zootecnica) da acque di vegetazione con tecnologie innovative, come la concentrazione su membrana, spray drying e liofilizzazione;
– acquisto di denocciolatori per sansa di olive; acquisto di sistemi di informatizzazione dell’impianto di estrazione per il controllo dei consumi energetici/Kg prodotto e per la tracciabilità degli oli.
TEMPI – Stretti i tempi, nel rispetto delle procedure legate al Pnrr. Pertanto, entro il 30 marzo 2023 devono essere pubblicati, a cura delle Regioni, i rispettivi bandi. Il termine di acquisizione delle domande di sostegno è fissato al 30 giugno 2023. Entro il 30 novembre sempre dell’anno in corso devono essere completatele selezioni delle domande ammissibili e la formazione delle graduatorie (elenco dei progetti ammissibili), nonché la comunicazione ai beneficiari con indicazione delle condizioni per il finanziamento e la realizzazione dell’iniziativa. Entro il 31 dicembre 2025 devono essere completati gli investimenti con la relativa presentazione della domanda di pagamento del saldo da parte dei beneficiari. Entro il 31 maggio 2026 deve essere erogato il contributo a saldo in favore di tutti i beneficiari.

 

Fonte: l'Olivo NEWS

 

 

 

 

Buone Feste

21/12/2022

Da tutti noi i nostri più sinceri Auguri di Buon Natale e Felice Anno nuovo

Buone Feste!

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Meno cascola e stress idrico, più prodouzione col caolino

21/12/2022

Nel vissuto collettivo di chi si occupa di olivicoltura, il caolino è stato sempre associato alla sua efficacia contro la mosca. I risultati, d’altra parte, confermano tale tesi, specialmente laddove si è in presenza di roccia in purezza, vale a dire con la maggiore percentuale del minerale di riferimento, cioè la caolinite, ed un gradazione del colore bianco più alta possibile.
Negli ultimi tempi, però, si sta facendo sempre più strada la consapevolezza che questo materiale risulti particolarmente efficace anche nella protezione della pianta contro calore e siccità, contribuendo a garantire maggiori performance produttive.
In realtà vi era già una ricerca dell’Università di Damasco (Siria) che ormai venti anni fa aveva certificato, dati alla mano, tale efficacia. Lo studio, pubblicato su una rivista scientifica, aveva infatti messo in evidenza che l’applicazione del film di particelle di caolino sull’oliveto aveva portato ad un aumento significativo del 17,6% della resa dei frutti. In che modo? Aumentando peso, lunghezza e diametro delle drupe. In particolare, si era constatato che negli alberi spruzzarti con caolino, tali valori erano aumentati rispettivamente del 14,55% (peso), del 6,15% (lunghezza) e del 5,92% (diametro). La produzione calcolata di olio per albero, tenendo conto della resa e del contenuto di olio, era stata di 7,90 kg rispetto a 6,03 kg di alberi non spruzzati con caolino. La stessa ricerca aveva anche evidenziato, sotto il profilo chimico ed organolettico, una maggiore presenza di polifenoli (la cui concentrazione è fortemente correlata dall’attività di fotosintesi delle piante, al clima, al caldo, allo stress da siccità) ed un minor numero di perossidi.
Proprio l’interesse verso questo studio è stato alla base di una indagine condotta dalla società Clay & Clay, proprietaria del marchio AgriBioClay, tra i propri clienti, che ha fornito risultati estremamente interessanti e nuove chiavi di lettura.
Domenico Bucca, tecnico commerciale di Clay & Clay (nella foto) ce li analizza nel dettaglio. “Dall’indagine che abbiamo condotto, è emerso che nella maggior parte dei casi si effettuano al massimo tre trattamenti di caolino l’anno. Questo significa che c’è chi arriva anche a cinque e chi si limita ad uno solo. In quest’ultimo caso, è del tutto evidente che il caolino viene utilizzato contro la mosca non focalizzando l’attenzione sulle proprietà di questo tipo di argilla anche sotto altri profili. Del resto, alla domanda su quali fossero gli obiettivi che si volevano raggiungere proteggendo le proprie piante con caolino, domanda a cui era possibile fornire risposte multiple, l’86,5% ha dichiarato che puntava a proteggere l’olivo dalla mosca, ma anche alleviare la sofferenza idrica (75,7%) ed evitare scottature (64,9%). Percentuali minori hanno ottenuto le finalità legate a diminuire la cascola (23%), aumentare la dimensione delle olive (10,8%), migliorare la qualità dell’olio (24,3%). Le risposte – rileva Bucca – indicano che la maggior parte degli olivicoltori vede il caolino come prodotto per la difesa dalla mosca olearia, che si sta comunque alzando la percezione dell’utilizzo del prodotto per difendersi dalla radiazione solare, ma che è ancora scarsa la comprensione e la percezione di quali siano i vantaggi pratici per la coltivazione dell’olivo e la produzione di olio.
Eppure – aggiunge il tecnico di Clay & Clay – chiedendo se fosse riuscito a proteggere le piante dallo stress idrico, solo l’8,3% ha risposto negativamente, a fronte di un 63,9% che ha fornito una risposta positiva (la parte restante aveva un impianto irriguo oppure ha risposto che le piante non hanno sofferto).
Inoltre, tra quel 23% che ha dichiarato di aver usato il caolino per contenere la cascola, alla domanda se fosse riuscito ad ottenere questo obiettivo, il 90% ha risposto di sì. Un 10%, infine, ha osservato che la dimensione delle proprie olive era cresciuta di almeno il 20%”.
Quale risultato trarre da questa indagine? “Crediamo – ammette Bucca – che si debba migliorare la comunicazione perché il rischio è che gli olivicoltori perdano la visione di insieme. Nel conto economico di una azienda olivicola, infatti, l’investimento nel caolino incide circa sul 5% dei costi totali di gestione per la produzione dell’olio al netto dei costi di conservazione, imballaggio e commercializzazione, ma l’effetto della maggiore resa in termini produttivi può garantire un aumento del fatturato anche del 34%. Valore che aumenta drasticamente se consideriamo poi la differenza del prezzo di vendita al pubblico di olei extravergini biologici privi di difetti”.

 

Fonte: l'Olivo NEWS

 

 

 

 

Settembre come preparare al meglio il frantoio

12/09/2022

Primo settembre, campagna olearia all’orizzonte per i frantoiani. Qualcuno attiverà le macchine già a metà mese, altri attenderanno gli inizi di ottobre, tutti comunque si preparano nel migliore dei modi ad accogliere le tonnellate di olive da trasformare in olio.
Con l’ausilio di Pieralisi, ricapitoliamo le principali operazioni preliminari per avere il frantoio messo a punto per l’inizio dell’attività. Con la premessa, per chi ancora deve ultimare tali controlli, che va sempre e rigorosamente seguito il manuale di uso e manutenzione degli impianti che è realizzato nel rispetto della direttiva macchine. Aggiungendo poi che le attività di manutenzione straordinaria devono essere eseguite da tecnici specializzati nel rispetto del testo unico sulla sicurezza.
Si parla ovviamente del controllo finale, dando per scontato che le macchine siano state smontate in alcuni suoi componenti a fine della scorsa stagione e già rimontate. Questo ultimo controllo dello stato manutentivo di tutti gli impianti meccanico-elettrici parte dagli elevatori di olive, dove vanno verificati lo stato dei nastri, il loro centraggio, il trafilamento degli oli dei riduttori e l’isolamento elettrico del motore. Proseguendo con il deramifogliatore vi è da constatare l’integrità di nastrini e cuscinetti ed il funzionamento degli aspiratori. Per la lavatrice, oltre al controllo che i nastrini non siano danneggiati, vi è da accertare la funzionalità idraulica e delle pompe. Sul frangitore le verifiche riguardano lo stato di usura delle griglie, dei martelli, dei cuscinetti e la funzionalità del motore principale, attività questa che, laddove non fosse stata ancora svolta, va eseguita smontando la macchina e rimontandola dopo l’ispezione. Per le gramole c’è solo da appurare la funzionalità delle pale e che le valvole di carico e scarico funzionino correttamente. Qualora esistano, da controllare che i sensori di massima e di minima segnalino correttamente il livello della pasta.
Relativamente al decanter, controllare che il ripristino, dopo la pulizia e lo smontaggio di fine stagione, non registri vibrazioni anomale e che tutto sia correttamente montato. Registrare il livello dell’olio del riduttore utilizzando l’olio registrato dalla casa madre e l’usura della coclea. Con una verifica del corretto funzionamento delle pompe dei tubi di collegamento tra centrifuga e separatore, eccoci a quest’ultimo macchinario dove si dovrà rimettere il tamburo che era stato tolto a fine campagna e accertata la corretta funzionalità con assenza di vibrazione e corretto sparo.

Il tutto va concluso con una simulazione a vuoto attivando tutti gli impianti e seguendo tutti i passaggi di funzionamento della linea per verificare che non siano presenti anomali di sorta. A questo punto: buona campagna!

 

Fonte: l'Olivo NEWS

 

 

Sostituzione elevatore a nastro

12/09/2022

In Francia non ci siamo dedicati solo alle revisioni ma abbiamo anche effettuato la sostituzione di un elevatore a nastro con un elevatore a coclea totalmente in acciaio inox.

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Intervento centrifuga FP600

12/09/2022

Abbiamo ripreso l'operatività anche nel territorio italiano con un intervento su una centrifuga FP600 in provincia di Treviso.

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Revisione separatore nocciolino

12/09/2022

Dopo le ferie estive la nostra squadra è tornata operativa.

La scorsa settimana ci siamo recati in Francia per effettuare la revisione su un separatire nocciolino prima dell'inizio della campagna olearia 2022.

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Revisione BABY1 e BABY2

05/08/2022

Questa settimana il nostro team si trova in provincia di Treviso per la revisione, su due diversi impianti, rispettivamente di un decanter centrigugo BABY1 e BABY2.

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Tamburo revisonato su decanter M1

05/08/2022

Ill nostro team è tornato in Liguria per effettuare il montaggio di un tamburo revisionato su un decanter M1.

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Revisione tamburo SPI222s e revisione M1

05/08/2022

A fine Luglio il nostro team si è recato in Francia per due interventi: abbiamo rimontato un tamburo revisionato su una SPI222s e sostituito una boccola, con annessa revisione, su un M1. 

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Esecuzione di quadro

18/07/2022

La nostra settimana lavorativa inizia con un esecuzione di quadro per azionamenti ad aria compressa.

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Novità Pieralisi: il FRANGITORE RAFFREDATO

13/07/2022

 

Il frangitore raffreddato è la novità Pieralisi, oggetto di un interessante studio approfondito attraverso sperimentazioni condotte in collaborazione con l’equipe diretta dal prof. Maurizio Servili dell’Università di Perugia. L’innovazione tecnologica è stata descritta nella rivista scientifica Food and Bioprocess Technology. Obiettivo della ricerca è stato valutare gli effetti del condizionamento termico in fase di frangitura sullo sviluppo dei composti volatili e sulla concentrazione dei fenoli idrofili nel prodotto finale.
Il raffreddamento è reso possibile dalla circolazione di acqua refrigerata nell’intercapedine insito nella struttura del frangitore Pieralisi che favorisce un contatto indiretto con la pasta franta, favorendo così l’abbassamento della temperatura. Le prove, durate tre campagne olivicole, sono state compiute sulle varietà Coratina, Peranzana e Moresca.
I risultati hanno permesso di accertare che tale soluzione è in grado di contrastare l’aumento termico che si verifica durante questa fase. Tradotto in effetti pratici, si è riscontrato un significativo aumento dei composti aromatici considerati più appetibili da parte del consumatore finale (come l’erbaceo fresco o il floreale), ma anche una riduzione dei processi ossidativi proteggendo i composti fenolici a vantaggio sia della qualità salutistica e sensoriale dell’olio EVO che della conservabilità del prodotto.
La soluzione proposta, è stato evidenziato dalla ricerca, è migliorativa sotto il profilo ambientale ed economico rispetto al raffreddamento delle olive prima della frangitura (utilizzo di ghiaccio secco o di apposite celle climatiche). Al tempo stesso è stata ritenuta preferibile rispetto al condizionamento termico applicato in post frangitura poiché evita ulteriori costi a carico del frantoiano ed inoltre è importante sottolineare che lo sviluppo aromatico si concentra nella fase della frangitura.
Pieralisi rende possibile anche un optional in più mediante il raffreddamento della coclea che movimenta la pasta dal frangitore alla pompa alle gramole.

 

Fonte l'Olivo NEWS

 

Nuovi dati sull'efficacia delle BAG-IN-BOX

13/07/2022

Una ulteriore conferma dell’efficacia delle confezioni bag-in-box sulle caratteristiche qualitative dell’olio extravergine di oliva giunge dall’Università di Iannina in Grecia dove ricercatori ne hanno studiato la conservazione in funzione del tempo e della temperatura. Per una valutazione comparativa, come parametro di riferimento è stato preso l’olio d’oliva confezionato in lattine di acciaio stagnato.
Il campionamento dell’olio d’oliva è stato effettuato ogni 20 giorni, valutando il deterioramento della qualità sulla base di molteplici parametri qualitativi: acidità, PV (numero di perossidi), K232 e K270 (i parametri che misurano l’assorbimento dei raggi ultravioletti), Delta K (misura lo stato di ossidazione secondaria), colore, contenuto fenolico totale, composizione di AF e profilo dei composti volatili. I campioni confezionati in lattine in acciaio stagnato non potevano più essere classificati come extravergine dopo 80 giorni di conservazione a 22 gradi e dopo 60 giorni a 37 gradi. I campioni conservati in bag-in-box hanno invece mantenuto le specifiche di extravergine per tutta la conservazione a 22 gradi e hanno avuto una durata di conservazione di 100 giorni a 37 gradi.
In conclusione, hanno registrato i ricercatori, i risultati hanno mostrato che l’imballaggio in bag-in-box si è rivelato più adatto a tutti i campioni di olio d’oliva anche per quelli esposti a temperature maggiori.

 

Fonte l'Olivo NEWS

 

Nuovo montaggio in Liguria

13/07/2022

In Liguria siamo attualmente impegnati nel montaggio del VANGUARD3504 e del frangitore nuova generazione con pompa pasta a lobi.

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Revisione SPI7

13/07/2022

Continuano le revisioni in Francia, dove il nostro tecnico ha eseguito una sostituzione cuscinetti banco su una SPI7.

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Revisione centrifuga M1 e separatore CUCCIOLO

13/07/2022

IIl nostro team si è recato in Francia per concludere la revisione di una centrifuga M1 e di un separatore CUCCIOLO.

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Revisione JUMBO4

27/06/2022

La nostra squadra si è recata in provincia di Vicenza per la revisione di un Decanter centrifugo JUMBO4 tramite la sostituzione del rotovariatore.

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Revisione Decanter centrifugo

27/06/2022

Durante la scorsa settimana sono proseguite anche le revisioni, ci siamo recati in provincia di Mantova per effettuare su un decanter centrifugo la revisione dei cuscinetti e del riduttore epicicloidale.

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Consegne in Francia

27/06/2022

La scorsa settimana il nostro team si è recato in Francia per consegnare dei prodotti revisionati ai nostri clienti, fra cui: un vibrofiltro, un tamburo a cui è stata fatta l'equilibratura ed un tamburo separatore cucciolo post equilibratura.

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Revisione Separatore VALENTE

10/06/2022

Gli interventi in Francia sono proseguiti con una revisione ad un Separatore VALENTE con equilibratura tamburo.

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